Palazzo de' Rossi
Palazzo de’ Rossi è un edificio settecentesco, prestigioso esempio di architettura toscana.
Dal 2000 il palazzo è sede della Fondazione Caript che lo ha riportato agli antichi splendori grazie alla ristrutturazione eseguita tra il 2009 e il 2013.
Una parte significativa dello spazio del primo piano del palazzo è occupata dal Saloncino della musica, completamente decorato da dipinti con cornici in stucco del 18°- 19° secolo.
Dall’articolo di The Dot Cultura – 11 giugno 2016
“Dai gradini che scandiscono le sontuose scalinate che portano al piano nobile, si sono dissolte nel tempo melodie di armonica bellezza, non per ultime le note suonate da Don Mario Lapini al pianoforte, e pure quelle che provenivano dalla scuola di danza classica – situata all’ultimo piano – diretta dal famoso coreografo Loris Gai… per un pistoiese, aggirarsi per le sale del palazzo de’ Rossi è come fare un tuffo nella memoria: quella di tempi abbastanza recenti – che la generazione dei più o meno cinquantenni di oggi può ricordare con facilità – quando il palazzo veniva riconosciuto semplicemente come Pio X, dal nome del circolo culturale che qui ebbe la sua sede, dopo che Don Lapini (già da tempo impegnato nel recupero morale e materiale del dopoguerra) riuscì non senza fatica ad acquistare l’edificio.
Parliamo di quello stesso Canonico Lapini “sacerdote fuori dalle righe”, animato da grande altruismo, entusiasmo e da uno sfrenato amore per la musica, passione che coltivò per tutta la vita: dobbiamo a questo “diavolo di prete” se oggi Palazzo de’ Rossi continua a vivere a suon di musica e di arte.
Con il Circolo Pio X, il Salone dei Concerti ricominciò a prendere vita, ospitando musicisti provenienti da tutto il mondo, ed in quello stesso salone le note continuano oggi a diffondersi, per parlare al mondo di musica.
A raccogliere il testimone del Canonico Lapini è stata la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, alla quale il sacerdote ha lasciato la proprietà dell’edificio de’ Rossi con donazione modale, e che ha avuto la felice intuizione di istituire, nel 2004, la Fondazione Pistoiese Promusica: così la musica… non solo continua, ma ancor più di prima si manifesta nella molteplicità della sua energia vitale.
La via intrapresa da Promusica fu una vera propria sfida, un guanto lanciato in onore di quel bene prezioso che è la cultura della musica, e che prese consistenza grazie ad un progetto strutturato e incisivo sul territorio con obiettivo quello di promuovere prima di tutto la “consapevolezza” della musica.